Negli ultimi anni, la celiachia e le intolleranze alimentari hanno visto un crescente interesse in Italia, sia dal punto di vista epidemiologico che socioeconomico. Questo fenomeno ha portato a un aumento significativo delle diagnosi, delle ricerche scientifiche e delle iniziative politiche mirate a migliorare la qualità della vita delle persone affette da queste condizioni. Analizziamo il trend della celiachia e delle intolleranze alimentari in Italia, basandoci sui dati disponibili e sugli studi più recenti.
Celiachia: una patologia in crescita
La celiachia, una malattia autoimmune che si scatena in soggetti geneticamente predisposti a seguito dell'assunzione di glutine, ha visto un aumento marcato delle diagnosi in Italia negli ultimi anni. Secondo il Ministero della Salute, il numero di persone celiache registrate è cresciuto in maniera costante. Se nel 2010 il numero di celiaci certificati era di circa 135.000, nel 2022 questa cifra ha superato le 240.000 persone. Tuttavia, si stima che il numero reale di soggetti celiaci sia notevolmente più elevato, poiché molti non hanno ancora ricevuto una diagnosi formale.
Uno degli aspetti più rilevanti è il miglioramento delle tecniche diagnostiche e una maggiore consapevolezza della malattia tra i medici e la popolazione, che hanno contribuito all'aumento delle diagnosi. In particolare, l'introduzione di linee guida più dettagliate per la diagnosi di celiachia, basate su test sierologici (come la misurazione degli anticorpi anti-transglutaminasi) e la biopsia intestinale, ha permesso di individuare un numero crescente di pazienti, inclusi quelli con forme atipiche o meno sintomatiche della malattia.